Gli IFO presentano la TAC intraoperatoria dotata di navigatore, prima nel Lazio

Roma, 20 dicembre 2021 – Visita questa mattina dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato agli IFO – Regina Elena San Gallicano per fare il punto sull’opera di ammodernamento e restyling che sta interessando la struttura. Tante le novità che hanno caratterizzano l’ultima parte del 2021 agli IFO. Innanzitutto, l’acquisizione della TAC intraoperatoria dotata di navigatore (TCIN) unico nel suo genere e unica nel Lazio che consente una chirurgia personalizzata e di precisione.

Il chirurgo può infatti cambiare strategia in tempo reale e asportare tumori fino a un millimetro e operare ricostruzioni con la massima sicurezza, grazie al controllo visivo e tridimensionale delle strutture anatomiche dato dalla sovrapposizione di immagini del campo operatorio e degli esami eseguiti prima dell’intervento. La tecnologia garantisce una chirurgia di precisione con riduzione complicanze, degenza e controlli radiologici post-operatori.

È il primo sistema TCIN nel Lazio e quinto in Italia, acquisito grazie a fondi stanziati dal Ministero della Salute e dalla Regione Lazio e sarà utile a varie specialità chirurgiche nonché allo sviluppo e alla sperimentazione di tecnologie sempre più innovative. Anche la postazione di anatomia patologica, un laboratorio allestito all’interno del blocco operatorio è originale nel suo genere e consente al chirurgo decisioni rapide per orientare la strategia terapeutica in stretta collaborazione multidisciplinare con l’anatomo patologo. Questo nuovo assetto riduce i tempi dell’intervento chirurgico e garantisce una qualità diagnostica ottimale.

Altre novità illustrate all’assessore: il restyling della terapia intensiva e degli ambulatori dermatologici. Dal blocco operatorio, D’Amato si è recato presso la terapia intensiva, di recente ristrutturata, riorganizzata e ampliata per ospitare 10 posti letto. Il Centro di rianimazione IFO è certificato ISO 9000:2015, e da OECI (Organisation European Cancer Institute) e da AIFA per gli studi di Fase I. È provvisto dei più moderni sistemi di informatizzazione per la raccolta ed elaborazione dati; inserito in diverse piattaforme studi clinici multicentrici europei con proprio database.

Marina Cerimele, direttore generale IFO insediatasi di recente ha espresso la soddisfazione per essere “tornata” in una realtà che conosce molto bene essendo stata in passato direttore sanitario aziendale: “Questi Istituti sono unici per le ottime professionalità presenti, per le eccellenze che caratterizzano la clinica e la ricerca e per le potenzialità che mi impegnerò a sviluppare”.

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