Fondazione BRF: premio alla carriera al virologo Crisanti per la sua attività scientifica e divulgativa

Lucca, 12 luglio 2021 – La prima edizione di “Lucc@ In Mente”, il festival della Fondazione BRF – Istituto per la Ricerca in Psichiatria e Neuroscienze in collaborazione con il Comune di Lucca e la Regione Toscana, si è conclusa ieri con un importante premio alla carriera assegnato al prof. Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e Virologia dell’A.O. Università di Padova.

“La Fondazione BRF – si legge nelle motivazioni lette nel corso dell’evento dal presidente dell’istituto di ricerca, lo psichiatra Armando Piccinni – è lieta di conferire il premio alla carriera al prof. Andrea Crisanti per la sua costante attività scientifica e divulgativa, che ne ha fatto in un periodo complesso come quello pandemico un punto di riferimento saldo per la comunità scientifica e per la popolazione italiana. Sempre disponibile e capace di spiegare in maniera chiara e puntuale concetti complessi, quali le modalità di trasmissione del Covid e delle sue varianti, indicando in maniera ferma le misure da adottare per contrastare il diffondersi della pandemia, si è rivelato fondamentale come tramite divulgativo per l’opinione pubblica e tutto il Paese”.

“Il problema si risolve se vacciniamo tutti in tempi ragionevoli. Ecco perché è fondamentale che il vaccino sia sostenibile anche da un punto di vista economico”. Questo uno dei messaggi che il virologo Crisanti ha lanciato ieri nel corso del suo intervento.

Nel corso della kermesse il prof. Crisanti ha spiegato come “in Africa l’80% della popolazione non ha anagrafe o accesso all’acqua potabile. Ecco perché per arrivare a tutti il vaccino deve costare poco, deve essere somministrato solo in una dose, per bocca e senza bisogno della refrigerazione. Come quello che venne utilizzato contro il vaiolo e la polio, gli unici due virus che siamo riusciti a debellare”.

In merito, invece, a una terza ondata, il prof. Crisanti ha sottolineato come sia difficile fare previsioni: “Tutto dipende da tre fattori determinanti: quante persone si vaccinano, la durata della protezione indotta dai vaccini e la capacità di resistenza e di mutazione del virus. Per questa ragione la variante Delta desta non poca preoccupazione considerate le infezioni gravi che può suscitare”.

Crisanti, però, si è soffermato anche sull’eventualità di una terza dose di vaccino: “Bisogna dotarsi di dosi sufficienti: sono soldi spesi bene, anche se poi non dovessimo farla”.

“Soprattutto in questo periodo che stiamo vivendo – ha spiegato Piccinni a conclusione della kermesse – vogliamo inviare un messaggio chiaro, abbattendo i pregiudizi legati alle patologie di ordine mentale: avere un disturbo mentale non è un’onta, parlarne è fondamentale per iniziare un percorso di cura e di accettazione. La pandemia ha rivelato l’intrinseca fragilità dell’essere umano, e portare questi temi al centro del dibattito è necessario più che mai”.

Il premio è stato conferito al termine di una tavola rotonda a cui ha partecipato, oltre a Crisanti e a Piccinni, anche il neuroscienziato Pietro Pietrini.

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