Fistole perianali nella malattia di Crohn, grande opportunità di cura con le cellule staminali

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Prof. Alessandro Armuzzi

Roma, 25 ottobre 2019 – “Negli ultimi 20 anni, si sono registrati molti passi avanti nella terapia delle malattie infiammatorie croniche intestinali, grazie allo sviluppo di farmaci ad alto contenuto tecnologico, i farmaci biotecnologici, molecole complesse frequentemente di natura anticorpale, capaci di bloccare specificamente processi infiammatori e immunitari alterati che sono alla base delle malattie”. Lo ha spiegato il prof. Alessandro Armuzzi, della Fondazione Policlinico universitario Gemelli Irccs Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, intervenendo alla presentazione del secondo Report sulle Atmp-Advanced therapy medicinal product.

“Un ulteriore importante sviluppo in questo campo è rappresentato dalla recente introduzione delle cellule staminali nella terapia delle fistole perianali complesse nella malattia di Crohn, una delle condizioni più impattanti sulla qualità di vita del paziente, in quanto molto invalidante e molto difficile da trattare: l’utilizzo di questo nuovo approccio terapeutico, unitamente alla gestione multidisciplinare del paziente, sembra rappresentare una grande opportunità per una complicanza molto impegnativa per la sua gestione e per le pesanti ripercussioni sulle attività quotidiane di chi ne è affetto. Questa nuova terapia ha il potenziale di garantire una buona risposta nella fase acuta di questa condizione – ha concluso Armuzzi – e di mantenere nel tempo uno stato di remissione”.

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