A Roma, da giovedì 17 a sabato 19 ottobre, oltre cento esperti provenienti da tutta Italia parteciperanno al Congresso nazionale della SIMDO. I riflettori sono tutti puntati sulle nuove molecole e tecnologie che negli ultimi tempi stanno modificando positivamente la qualità della vita delle persone affette da diabete
Roma, 15 ottobre 2019 – Migliorare la cura dei pazienti con diabete, alla luce delle recenti innovazioni tecnologiche e grazie a un moderno approccio multidisciplinare. Queste le sfide lanciate dalla SIMDO, Società Italiana Metabolismo Diabete Obesità, al 18esimo congresso nazionale in programma da giovedì 17 a sabato 19 ottobre, nelle sale dell’Hotel Ergife di Roma.
Saranno oltre cento gli esperti provenienti da ogni parte d’Italia che parteciperanno al congresso, articolato in minicorsi, sessioni scientifiche, letture e tavole rotonde. I riflettori sono tutti puntati sulle nuove molecole e tecnologie che negli ultimi tempi stanno modificando positivamente la qualità della vita delle persone affette da diabete. Si tratta di farmaci che presentano profili di efficacia e sicurezza tali da rivoluzionare l’algoritmo terapeutico dell’obesità, del diabete mellito tipo 2 e delle condizioni correlate, con un impatto positivo sotto il profilo cardiologico e nefrologico. Alla luce di queste novità terapeutiche, obiettivo della SIMDO è di portare avanti una collaborazione multidisciplinare tra diabetologi, cardiologi, nefrologi e altre figure sanitarie che insieme possano gestire una patologia complessa come il diabete.
Si parlerà, dunque, di innovazioni tecnologiche, con dispositivi ormai in grado di realizzare un monitoraggio glicemico continuo altamente preciso e sistemi integrati così affidabili da rappresentare un vero e proprio pancreas artificiale. Strumenti di cura per il diabete mellito in trattamento insulinico fino a pochi anni fa impensabili e a cui sarà dedicata una sessione specifica e un intero corso precongressuale, con il coinvolgimento di tutte le componenti del team diabetologico.
Approfondimenti anche su temi attuali come l’andrologia, la sessualità e sul cosiddetto “diabete tipo 3”, a cui saranno dedicate sessioni specifiche discusse insieme ad andrologi, neurologi, farmacologi e geriatri.
“Gli straordinari progressi nelle conoscenze fisiopatologiche e le formidabili innovazioni diagnostico-terapeutiche in corso – osserva il presidente nazionale della SIMDO, Vincenzo Provenzano – stanno rivoluzionando le possibilità di cura delle persone con malattie metaboliche, diabete ed obesità, imponendo, più che mai, un enorme sforzo nel campo dell’aggiornamento professionale: per tale ragione è fortemente sentita, da parte dei professionisti sanitari, la necessità di eventi formativi efficaci”.
“La SIMDO – sottolinea ancora il diabetologo – ha sempre cercato un approccio multiprofessionale e multidisciplinare nella cura delle malattie metaboliche, con una vision fondata sull’inclusività di tutte le professionalità che, a vario titolo, vogliono confrontare costruttivamente i propri punti di vista. Per tale ragione, gli eventi formativi SIMDO sono fortemente improntati alla condivisione multiprofessionale e multidisciplinare delle conoscenze, delle esperienze, delle tecnologie sanitarie”.
“Con tali premesse – conclude Provenzano – ci accingiamo a proporre un congresso nazionale in cui cercheremo di incrementare ulteriormente le tre caratteristiche distintive della SIMDO: ricerca dell’eccellenza scientifica, pieno coinvolgimento di tutti i partecipanti, e condivisione culturale”.