Cura dell’anoressia e della bulimia. Un Centro di eccellenza al Policlinico Umberto I

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Unità Operativa Complessa di Psichiatria e Disturbi del Comportamento Alimentare

Roma, 18 giugno 2015 – L’attuale struttura ed il suo personale medico ed infermieristico, hanno iniziato ad occuparsi di Disturbi del Comportamento Alimentare nel 1991 con le prime esperienze terapeutiche ed attività di servizio, mentre nel 1992 iniziano le prime ricerche pubblicate sull’argomento.

In seguito ad un crescente impegno con le patologie alimentari, soprattutto Anoressia Nervosa e Bulimia Nervosa, nell’anno 2000 la Direzione Sanitaria del Policlinico Umberto I ha formalizzato con sua delibera lo svolgimento dell’attività assistenziale nel settore attraverso il riconoscimento di uno specifico Modulo per la Diagnosi e il Trattamento dei Disturbi dell’Alimentazione. Da allora la popolazione che fa riferimento alla struttura è andata in crescente aumento con forte (30%) rappresentatività di pazienti provenienti da altre regioni.

Nel 2003 è stato realizzato il processo di ristrutturazione degli ambienti, completato con struttura profondamente rinnovata ed inaugurata anche alla presenza del Presidente della Regione. Nel 2007, il nuovo Centro per il Trattamento dei Disturbi del Comportato Alimentare, viene riconosciuto come UOC con una attività articolata in tre differenti modalità di assistenza:

  • Ricovero
  • Day Hospital
  • Ambulatorio

Una struttura unica del centro-sud
Il triplice modello di assistenza consente un percorso assistenziale completo per i Disturbi del Comportamento Alimentare, dalle forme iniziali fino a quelle di gravità estrema. Questa articolazione assistenziale completa rende il Centro una struttura unica del centro-sud. Infatti si tratta di:

  • unica struttura dedicata ai DCA interamente pubblica;
  • unica struttura dedicata ai DCA con ricovero ospedaliero;
  • unica struttura in grado di trattare le patologie alimentari in tutte le diverse fasi del loro decorso.

L’aiuto ai genitori e ai familiari
I Disturbi dell’Alimentazione non privano di energia e di risorse soltanto i pazienti che ne sono affetti, ma anche i loro genitori. Si tratta spesso di persone stremate dalla grande difficoltà a gestire una patologia pericolosa, capricciosa ed oppositiva nei loro confronti e che spesso si protrae negli anni.
Una delle maggiori difficoltà è quella di non sapere come intervenire e come scegliere l’atteggiamento più idoneo nei confronti del figlio colpito dal disturbo.
Spesso, inoltre, le famiglie convivono con un grave rischio di vita e con tutte le conseguenze, emotive e pratiche, che questo comporta.
Il Centro offre a questi familiari, separatamente qualora occorrano privacy e prevalga la necessità di consigli pratici, oppure riuniti in gruppo, perché possano comprendere che la loro sofferenza è condivisa anche da altri, un programma di consulenza e di psicoeducazione.

fonte: ufficio stampa

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