Coronavirus, IRCCS Burlo Garofolo attiva servizio di supporto psicologico telefonico

Trieste, 17 aprile 2020 – Le misure di contenimento vigenti impongono un importante cambiamento del contesto di vita e dei comportamenti di ciascuno di noi, a livello individuale e famigliare, con ripercussioni a livello psicologico e relazionale; inoltre, la situazione sanitaria in corso può innescare reazioni emotive, cognitive e comportamentali di paura, rabbia o di altro tipo che possono raggiungere un livello di disagio tale da impedire un adattamento funzionale alla situazione contingente.

Il Burlo ha quindi deciso di mettere a disposizione le competenze specialistiche di psicologhe e psicologi del Burlo per offrire un supporto ai genitori che si trovano in difficoltà nella gestione quotidiana dei figli e alle donne in gravidanza preoccupate per il parto imminente o la prossima ospedalizzazione.

L’iniziativa prevede, da un lato, la sezione: “Coronavirus: domande frequenti dal punto di vista psicologico” all’interno della pagina web https://www.burlo.trieste.it/24022020-coronavirus-misure-contenimento-dellinfezione che contiene informazioni e comunicazioni sul tema, elaborate e selezionate appositamente dai professionisti del Burlo e costantemente aggiornate.

Dall’altro lato, comporta l’attivazione di un servizio telefonico di supporto psicologico: “Coronavirus: Linea diretta con gli psicologi del Burlo”, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00, al numero 320.4389134, a partire dal 14 aprile. Il servizio vuole rispondere ai bisogni di genitori e future mamme in questo periodo così difficile.

Per accedere non è necessario essere pazienti del Burlo, basterà dare il consenso, lasciare i propri dati, un numero di telefono e una breve descrizione del proprio problema, e si sarà ricontattati da un/una psicologo/a del Burlo.

“Chi si rivolge al Burlo (donne, bambini, genitori e famiglie) – spiega la dottoressa Elisa Zanello, psicologa dell’Istituto – riporta spesso dubbi e domande su come comportarsi per affrontare questo periodo, così fuori dall’ordinario, e talvolta esprime il proprio disagio emotivo e la preoccupazione rispetto alle sfide poste dalla situazione. Si va dalla domanda su come aiutare un bambino con dislessia nel fare i compiti a casa, al senso di solitudine o insicurezza, per alcune donne, nel trovarsi da sole dopo il parto”.

“Rispondendo alla richiesta della Direzione Sanitaria, come psicologhe e psicologi del Burlo, ci siamo dati l’impegno – continua – di offrire un supporto psicologico qualificato, con una modalità alternativa che vada incontro alle attuali esigenze di distanziamento sociale, attraverso il web ed il telefono”.

“Insieme abbiamo messo a disposizione le nostre competenze, con l’obiettivo condiviso di offrire un supporto informativo e psico-educativo sulle tematiche specifiche della nostra attività istituzionale. Personalmente – conclude la dottoressa Zanello – credo che, anche se si è trovato il modo di adattarsi a quanto sta capitando, sia importante, in caso di difficoltà o preoccupazioni particolari, sapere di avere a disposizione un punto di ascolto e di riferimento di esperti, garantito dall’IRCCS Burlo Garofolo”.

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