Coronavirus, i medici continuano a morire mentre sul web incitano ad azioni legali contro i camici bianchi. L’indignazione di AIMO

Roma, 27 marzo 2020 – “Approfittando del dolore per la morte dei congiunti, e vista la grave situazione economica, gruppi di professionisti stanno invitando in rete ad azioni legali nei confronti dei medici. Indignati, chiediamo un forte e immediato riscontro da parte delle istituzioni”.

Dott. Luca Menabuoni

A denunciarlo è l’Associazione Italiana dei Medici Oculisti, che in una lettera inviata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ai ministri della Salute e del Lavoro, rispettivamente Roberto Speranza e Nunzia Catalfo, chiede un intervento sull’operato di alcune società che in questo momento di emergenza sanitaria legata al Coronavirus stanno postando sui propri profili Facebook messaggi pubblicitari in cui invitano chi è stato vittima di infezioni ospedaliere a rivolgersi a loro per una consulenza gratuita e per valutare eventuali azioni legali da intraprendere da parte dei familiari.

“Il numero dei medici morti per infezione da Coronavirus ieri è salito a 39 e i contagiati sono migliaia – sottolinea il presidente di AIMO, Luca Menabuoni – I medici da subito sono stati chiamati in prima linea, molto spesso attrezzati con protezioni insufficienti, ma tutti hanno risposto con onore alla chiamata. E sono morti. Sono stati fatti applausi, molto si sono profusi in ringraziamenti. Tutte cose gratificanti, anche se marginali rispetto alla tragedia che stiamo vivendo. Su questi profittatori del web, allora – conclude Menabuoni – bisogna intervenire al più presto”.

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