Congresso Europeo sul Trasporto Neonatale di neonati ad alto rischio

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Istituto Giannina Gaslini

tasporto-in-elicotteroGenova, 22 gennaio 2015 – Da venerdì 23 gennaio a domenica 25 il CISEF “Centro Internazionale di Studi e Formazione Germana Gaslini” di Genova ospiterà il congresso: “Transport of high risk neonates, excellence in perinatal medicine: when skills make the difference” (“Il trasporto di neonati ad alto rischio, eccellenza in medicina perinatale: quando le competenze fanno la differenza”).

“Si tratta del primo congresso realizzato in Europa dedicato interamente al Trasporto Neonatale – spiega il professor Luca Ramenghi direttore dell’U.O.C. Patologia Neonatale dell’Istituto G. Gaslini – un congresso in lingua inglese, arricchito da 22 presentazioni scientifiche di specifiche esperienze sul Trasporto neonatale, realizzate in altrettanti paesi europei ed extraeuropei. Un momento di confronto importante per elaborare una prima definizione delle problematiche più frequenti e come gestirle al meglio, ricordando che l’espressione professionale nel trasposto neonatale è ad alto rischio: solo i neonatologi più esperti sono in grado di operare in questo campo. In particolare durante il congresso si esamineranno le difficoltà tecniche maggiori che si riscontrano nel gestire la ventilazione meccanica in areo e elicottero oltre che in ambulanza, sempre nell’ottica di salvaguardare le funzioni vitali, cercando di proteggere l’organo più importante del neonato che è il cervello”.

“Il Trasporto Neonatale si è ampiamente sviluppato nel corso degli ultimi 25 anni diventando una pietra miliare della moderna medicina perinatale”, spiega il dottor Carlo Bellini responsabile del Trasporto Neonatale all’interno dell’U.O.C. Patologia Neonatale dell’Istituto G. Gaslini.

“La centralizzazione dei parti ad alto rischio, in strutture di eccellenza come il Gaslini, è di grande beneficio per gli esiti neonatali, quando ciò non è possibile l’efficienza del trasporto neonatale rappresenta una risorsa inestimabile” continua Bellini. Inoltre, nuove opzioni diagnostiche e terapeutiche (es ipotermia) renderanno i Centri di terapia intensiva neonatale insieme alla Medicina legata al Trasporto neonatale una disciplina in continua evoluzione.

interno-elicottero-con-incubatore“Il progresso della medicina pediatrica si sta indirizzando sempre più verso la centralizzazione delle iper specializzazioni – spiega il dottor Paolo Petralia, direttore generale dell’Istituto Gaslini e presidente dell’AOPI (Associazione Ospedali Pediatrici Italiani) – e quindi anche la necessità di trasferimenti e di trasporti in utero del feto e/ o del neonato sarà sempre più necessaria e inderogabile verso quegli ospedali pediatrici di eccellenza, dotati di punto nascita e delle adeguate terapie intensive e chirurgiche di settore (neurochirurgia, cardiochirurgia, chirurgia pediatrica ecc), come l’Istituto Scientifico Pediatrico Giannina Gaslini. Tutto ciò non può prescindere dal lavorare in rete dei professionisti e delle aziende sanitarie territoriali per assicurare prestazioni sempre più appropriate e sicure a tutti i livelli”.

Cos’è il Servizio di Trasporto di Emergenza Neonatale
Il Servizio di Trasporto di Emergenza Neonatale (STEN) della Liguria costituisce uno dei punti cardine della Regionalizzazione delle cure perinatali. Lo STEN è stato istituito dall’Assessorato alla Sanità il 1° febbraio 1995; a tutt’oggi ha effettuato più di 5.000 trasporti di neonati critici dai Centri nascita periferici al Gaslini. È attivo 24 ore su 24. Negli ultimi anni la regionalizzazione delle cure neonatale è sensibilmente migliorata in Liguria, comportando un aumento delle nascite di bambini prematuri al Gaslini e non in Ospedali di primo livello. Ciò ha migliorato enormemente la prognosi di questi bambini, immediatamente assistiti alla nascita al Gaslini dal personale della Patologia e Terapia Intensiva del Gaslini. Ciò, per fortuna, ha comportato una riduzione del numero di trasporti di emergenza di neonati prematuri, cosa che invece avveniva all’inizio del Servizio, in numero elevato per anno e talvolta anche coinvolgenti trasporti di gemelli largamente prematuri, con ovvie difficoltà assistenziali. Attualmente il numero complessivo di trasporti annui si è stabilizzato intorno a 220, mantenendo abbastanza costante questo valore nel corso degli ultimi 5 anni. Il numero di trasporti annui in elicottero è di circa 5, ovviamente sempre riferiti alle “stazioni” più lontane, in genere Sanremo e Imperia. Si tenga conto che poco più della metà dei trasporti si svolge in area metropolitana genovese, quindi ovviamente il mezzo più idoneo resta l’ambulanza.

Lo STEN dispone di:

  • una equipe neonatologica medico-infermieristica altamente specializzata appartenente all’Unità Operativa Patologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Istituto Gaslini;
  • due incubatori da trasporto dotati di ventilatori meccanici sia convenzionali sia ad alta frequenza, pompe per infusione, set per aspirazione, carrello con bombole di O2 e aria compressa, apparecchiatura per monitoraggio transcutaneo della CO2, possibilità di erogare ossido nitrico con relativo analizzatore, monitor multifunzione per i parametri vitali, temperatura e pressione invasiva, pHmetro portatile;
  • due ambulanze messe a disposizione dalla Croce Verde di Quinto;
  • due elicotteri AB 412 Agusta Bell e un Agusta Bell 109 operati dai Vigili del Fuoco di Genova “Mission Statement”.

Lo scopo del trasporto neonatale di emergenza è di migliorare l’«outcome» dei neonati gravemente malati che non nascono in prossimità di un ospedale che possa fornire loro il livello adeguato di assistenza intensiva. Lo STEN serve attualmente tutti i punti nascita della Liguria presso gli ospedali S.Martino, Galliera, Sampierdarena, Voltri, Lavagna, La Spezia, Savona, Pietra Ligure, Imperia e Sanremo.

La mortalità neonatale precoce in Liguria è scesa da valori medi del 4.2 ‰ nel quadriennio 1990-’93 al 2.8 ‰ nel biennio ’95-’96, con una riduzione del 34 %, dimostrando una continua diminuzione nel 1996 fino al 2.4 ‰. Tali valori si sono mantenuti sostanzialmente stabile negli anni successivi. La mortalità neonatale tardiva é rimasta pressoché invariata. Nonostante il decremento del tasso di mortalità neonatale precoce debba essere correlato ad un globale miglioramento di tutti i settori assistenziali di cure perinatali e della organizzazione regionale delle cure neonatali, il contributo dello STEN è stato sicuramente significativo.

fonte: ufficio stampa

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