Colonscopia robotica interventistica: con sonda monouso e senza sedazione è possibile asportare il tessuto

Pisa, 10 settembre 2021 – La colonscopia robotica oggi è anche operativa e in corso di seduta è possibile, se necessario, effettuare asportazioni di tessuto da analizzare. Il tutto senza dover ricorrere alla sedazione. È l’avanzamento tecnologico del sistema Endotics®, composto da workstation, software e sonda robotica monouso (E-worm) con cui si riesce ad esplorare tutto il colon in sicurezza, potendo anche effettuare prelievi, come avviene con l’endoscopia tradizionale.

Si aggiunge quindi un nuovo tassello alle peculiarità di questa procedura per la quale non ci sono indicazioni particolari – nel senso che sono potenzialmente candidabili tutti i pazienti – e che conserva il vantaggio del dispositivo mono-uso (che risparmia quindi la disinfezione dello strumento) e dell’assenza di sedazione in quanto è una metodica sostanzialmente indolore.

Il sistema di endoscopia robotica, adottato per prima dall’Aou pisana nella nuova versione, si aggiorna quindi e si rinnova con numerose caratteristiche hardware e software. La nuova work station è diventata molto più compatta al punto da poter essere trasportata in una apposita valigia. Tuttavia, nonostante le minori dimensioni, le funzionalità e le prestazioni non sono diminuite. Anzi, in combinazione con la nuova sonda, anch’essa nuova, garantisce maggiore velocità della procedura e maggiore capacità di aspirazione.

A Cisanello il sistema Endotics è in uso da diversi anni e nel tempo sono stati addestrati medici e infermieri al suo utilizzo nei corsi di formazione, sono stati promossi simposi internazionali con i massimi esperti in campo endoscopico e si è recentemente conclusa la prima parte di un corso di formazione rivolto al personale infermieristico dell’Aou pisana.

L’innovazione della colonscopia robotica è legata, oltreché alla sicurezza (è un apparecchio monouso altamente flessibile) soprattutto al controllo del dolore che, solitamente, è la causa principale della mancata aderenza ai programmi di screening del tumore del colon.

Paura del dolore che, nei casi più gravi, scoraggia anche le persone risultate positive al test del sangue occulto nelle feci quando è noto che una diagnosi precoce oggi può davvero fare la differenza ed evitare le forme più avanzate di patologia.

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