Chirurgia plastica, non è come sembra. Congresso Nazionale a Torino

logho-65esimo-congresso-sicpre-2016

donna-anziana-specchioTorino, 19 settembre 2016 – Seni che sfidano la forza di gravità, glutei gonfiati, labbra prorompenti. Si dice ‘chirurgia plastica’ e subito alla mente si affacciano queste immagini. Ma la chirurgia plastica è molto, molto di più, come dimostra SICPRE 2016, il 65mo Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (21-24 settembre, Centro Congressi Lingotto di Torino).

Chirurgia plastica è ricostruzione dopo un’ustione, un trauma o un tumore (e il caso del seno è solo uno dei tanti); è ripristino di forme e volumi che malformazioni congenite o evolutive hanno alterato, rendendo impossibile una vita normale.

Di cosa parliamo, quindi, quando parliamo di chirurgia plastica? Di cosa dovremmo parlare, per dire il vero? E, soprattutto, che cosa vuol dire ‘bellezza’, oggi? Risponderà alle domande Oltre l’idea plastica, Il senso della bellezza nell’epoca contemporanea, incontro aperto alla cittadinanza (21 settembre, Centro Congressi Lingotto – Sala 500, ore 16-18, ingresso libero fino ad esaurimento posti), che accanto agli specialisti della disciplina vede la partecipazione tra gli altri di un illustre psichiatra (il prof. Gian Giacomo Rovera) e di un famoso esperto di Estetica (il prof. Stefano Zecchi).

“Per la prima volta negli oltre 80 anni di storia della Società – dice Fabrizio Malan, presidente di SICPRE 2016 e Direttore del reparto di Chirurgia Plastica presso il CTO Centro Traumatologico di Torino – abbiamo deciso di dare il via al congresso con un incontro aperto a tutti. Oltre l’idea Plastica è stato concepito con due scopi: da un lato contribuire a modificare un cliché che davvero non rende merito alla Specialità, dall’altro fornire ai cittadini una conoscenza in più, di fondamentale utilità dopo un tumore, ma forse ancor di più dopo un trauma: come l’esperienza del CTO ha ampiamente dimostrato, infatti, solo l’intervento sinergico di ortopedici e chirurghi plastici permette di salvare la funzionalità degli arti traumatizzati, rendendo possibile il ritornare a camminare e correre dopo incidenti anche gravissimi”.

Ancora, la chirurgia plastica non è solo una possibilità a disposizione di vanesi e narcisi alla ricerca della perfetta bellezza. Come illustrerà Gian Giacomo Rovera (professore onorario di Psichiatria all’Università degli Studi di Torino), in molti casi è lo strumento che rende possibile l’avvio della guarigione di gravi patologie psichiatriche. Non si tratta di “avere un complesso”, per un brutto naso o un lato B troppo pronunciato. In alcuni casi, solo l’intervento del chirurgo plastico fa sì che il paziente psichiatrico esca dal loop che lo tiene prigioniero e possa iniziare un vero percorso di guarigione e ricerca del benessere psicologico.

Ad arricchire l’incontro, le testimonianze portate da un paziente che dopo un grave incidente stradale ha ritrovato l’equilibrio nella propria vita grazie alla chirurgia plastica e dalle associazioni di volontariato attive nel supporto alle pazienti che hanno vissuto la drammatica esperienza del tumore al seno.

“Chirurgia plastica – dice ancora Malan – è ricerca del miglior equilibrio possibile tra forma, funzione e armonia, per il massimo benessere psico-fisico del paziente. È una Specialità che si arriva ad esercitare al termine di 5 anni di scuola di Specializzazione dopo la laurea in Medicina e Chirurgia e che accanto a una grande capacità tecnica richiede uguale tatto e finezza psicologica nella relazione col paziente, nella promozione di un’idea di bellezza non stereotipata e replicabile secondo i soliti cliché, ma piuttosto da intendersi come opera unica, in grado di esaltare l’individualità di ognuno”.

fonte: ufficio stampa

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...