Cervello, nuova ipotesi sui meccanismi della neurotrasmissione. Promettenti applicazioni in medicina

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Nel cervello viaggiano informazioni luminose. La recente scoperta, pubblicata su Scientific Reports, è stata condotta da un team di giovani ricercatori italiani

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La radiazione luminosa, scaturita dal nodo di Ranvier, viaggia lungo i segmenti mielinici

Ancona, 13 febbraio 2018 – Il nostro cervello trasmette informazioni luminose come una moderna fibra ottica. Questa nuova ipotesi avanzata da un gruppo di ricercatori italiani, potrebbe contribuire a spiegare il grande salto evolutivo che ha permesso di realizzare le più complesse manifestazioni dell’intelligenza, come la coscienza, la volontà e la memoria.

Lo studio è stato recentemente pubblicato su una rivista del gruppo Nature “Scientific Reports”, frutto del lavoro di un gruppo di ricerca multidisciplinare composto da Andrea Zangari, medico dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma, Davide Micheli, Ingegnere di TIM S.P.A. di Roma, Roberta Galeazzi, ricercatore chimica organica presso dell’Università Politecnica delle Marche ad Ancona e Antonio Tozzi, fisico dell’Azienda USL Toscana Sud Est, Grosseto.

Gli studiosi hanno descritto la struttura che genera l’impulso nervoso come un sistema di nanoantenne che, attraverso un processo molto complesso di cooperazione tra loro, sono in grado di emettere onde elettromagnetiche nelle lunghezze d’onda tra la luce visibile e l’infrarosso.

Queste vengono poi trasmesse lungo il nervo mediante lo stesso principio che si verifica nelle fibre ottiche. La nuova ipotesi richiederà ulteriori studi sperimentali, che apriranno nuovi scenari nello studio della trasmissione nervosa, con promettenti implicazioni nella bioingegneria del sistema nervoso, nell’intelligenza artificiale e nella terapia di gravi malattie degenerative come la sclerosi multipla.

(foto: dott. Luca Massaccesi)

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