Certificati di qualificazione per 6 chirurghi senologi della Breast Unit del Policlinico San Martino

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Genova, 15 maggio 2019 – La normativa nazionale e regionale delle Breast Unit, originata dalle linee guida delle società scientifiche e approvata dopo un lungo iter legislativo fortemente sostenuto dalle associazioni femminili guidate da ‘Europa Donna Italia’, prevede che ciascun chirurgo senologo di ciascuna struttura tratti non meno di 50 casi ogni anno da primo operatore. Si tratta di un requisito di qualità a garanzia della sicurezza delle pazienti: è dimostrato infatti che le complicanze si riducono e i risultati migliorano con l’aumentare del numero dei casi trattati.

Questo requisito di qualità, che vale per molte prestazioni chirurgiche e non solo in senologia, è stato fatto proprio dai DIAR oncologico e chirurgico e da ALISA, Azienda Ligure Sanitaria della Regione Liguria, e da quest’anno verrà ufficialmente certificato dalla Breast Unit del Policlinico San Martino, una tra le maggiori in Italia.

Oggi in una semplice ma significativa cerimonia alla presenza delle rappresentanti delle associazioni femminili sono stati consegnati i certificati di qualificazione ai 6 chirurghi senologi della Breast Unit del San Martino che nel 2018 hanno effettuato quasi 1.200 interventi per un tumore della mammella(829 casi) o per patologie mammarie non tumorali che comunque richiedono un professionista dedicato.I 6 professionisti sono:

  • Daniele Friedman
  • Alessandra Catturich
  • Piero Fregatti
  • Paolo Meszaros
  • Federica Murelli
  • Carlo Vecchio

“Credo che il San Martino sia uno dei primi ospedali pubblici in Italia a qualificare e certificare all’utenza l’offerta di chirurgia senologica – afferma Giovanni Ucci, Direttore Generale dell’Ospedale Policlinico San Martino – Come Direttore Generale oltre che come Oncologo ne sono fiero e ritengo che questo risultato sia un riconoscimento per l’impegno, la dedizione e la perseveranza del prof. Friedman, della sua equipe e di tutta la Breast Unit del San Martino ma soprattutto una garanzia di qualità e trasparenza per tutte le pazienti che decideranno di rivolgersi a noi”.

La vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Sonia Viale ha rivolto le proprie congratulazioni ai chirurghi che hanno ottenuto la certificazione: “Questo importante risultato – ha aggiunto – ci rafforza ancora di più nella scelta di aver realizzato cinque Breast Unit su tutto il territorio ligure, con il centro senologico dell’Ospedale Policlinico San Martino che svolge il ruolo di hub regionale. Il nostro obiettivo è stato quello di creare un’offerta omogenea, il più possibile vicina ai bisogni di salute delle donne: studi di settore hanno dimostrato che la donna che si rivolge ad una Breast Unit presenta una percentuale di guarigione superiore del 18% a chi si fa curare in centri non dedicati. Le Breast Unit infatti – ha concluso – puntano ad un approccio integrato e multidisciplinare alla malattia, anche attraverso lo stretto coinvolgimento delle associazioni di volontariato così da garantire un’elevata qualità di cure lungo tutto il percorso, fino alla ricostruzione della mammella”.

“È assolutamente corretto certificare il chirurgo che opera almeno 50 casi all’anno – prosegue Daniele Friedman, Direttore della Clinica Senologica – ma è altresì importante considerare che la patologia mammaria comprenda anche la patologia benigna e quella infiammatoria (1.139 interventi in totale nel 2018) e che deve essere, dal chirurgo dedicato, garantito l’adeguato risultato funzionale ed estetico dopo qualsiasi procedura chirurgica. Il chirurgo senologo deve essere certificato quindi sulla base delle normative europee ma essenzialmente deve essere un chirurgo dedicato”.

Lucia Del Mastro, Coordinatrice della Breast Unit San Martino, aggiunge: “L’obiettivo della nostra Breast Unit è garantire gli standard di qualità più elevati in tutti i diversi momenti del percorso diagnostico e terapeutico delle donne con carcinoma mammario. Questa certificazione garantisce la qualità di una delle fasi più importanti di tale percorso, la chirurgia”.

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