Calabria, 1 paziente su 6 emigra verso le strutture del Centro Nord. Confintesa Sanità: “Situazione allo stremo”

logo-confintesa-sanita

medico-camice-stetoscopio

Reggio Calabria, 8 luglio 2019 – La sanità calabrese è ormai allo stremo, poiché imbarca debiti (111.000.000 di € di disavanzo), il lungo commissariamento non ha portato risultati, la soglia dei livelli essenziali di assistenza è meno che minima, i servizi territoriali sono indeboliti, la migrazione sanitaria pesa sulle casse regionali per oltre 300 milioni di euro. Ma come se non bastasse all’ospedale di Reggio Calabria le fratture si curano con il cartone al posto del gesso. In poche parole in Calabria è il sistema che non tiene, non l’operato dei medici e del personale.

domenico-amato-confintesa-palermo

Dott. Domenico Amato

L’emigrazione sanitaria è in forte aumento, un paziente su sei emigra verso le strutture del Centro Nord per cure e ricoveri. Le cause del fenomeno vanno ricercate nella limitata dotazione di posti letto della regione e nell’insufficiente qualità clinico-gestionale.

Il quadro emerge dallo studio del CERGAS (Centro di Ricerche sulla Gestione dell’assistenza Sanitaria Sociale) dell’Università Bocconi su “I flussi della mobilità ospedaliera interregionale”.

francesco-anoldo-ugl-sanita-calabria

Dott. Francesco Anoldo

Giornalmente arrivano denunce dal territorio, pochi mesi fa alcuni sindaci hanno rappresentato in un sit-in la grave situazione dell’Ospedale di Locri, una struttura “a media intensità di intervento” (spoke) da 250 posti letto per un bacino di 150.000 persone, all’interno di un territorio mal collegato, che secondo i medici può ricevere solo 80 ricoverati. Nell’ospedale mancano strumentazioni fondamentali (risonanza magnetica, mammografia, ecografi). Ed è da anni sotto organico.

“La Calabria ha una nuova struttura commissariale e il ministro Giulia Grillo adesso conosce la situazione, quindi rimaniamo in attesa di sapere quale nuovo indirizzo darà alla sanità regionale, se continuerà sulla linea dei precedenti commissari o se ripristinerà un servizio pubblico che possa realmente rispondere alle esigenze dei calabresi, altrimenti c’è il rischio che le sue rimarranno soltanto parole, sempre e solo a discapito della salute dei cittadini” così dichiarano Francesco Anoldo, Segretario Regionale Confintesa Sanità Calabria e Domenico Amato, Segretario Nazionale Confintesa Sanità.

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...