Attivata la task force d’emergenza sul posto, come previsto dal “Piano Nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola” del MIUR. Durante gli interventi particolare attenzione sarà posta al ruolo della cosiddetta “maggioranza silenziosa”, gli osservatori degli episodi di violenza che, in questo caso, hanno diffuso il video online
Roma, 26 ottobre 2016 – I recenti episodi di bullismo avvenuti nella scuola di Muravera (CA) hanno richiesto l’immediata attivazione di una task force di esperti di Telefono Azzurro sul posto con l’obiettivo di offrire un supporto immediato, agli studenti, ai docenti e alle famiglie coinvolte, attraverso percorsi di analisi dei bisogni e gestione della criticità. Un intervento previsto dal “Piano Nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola” del MIUR, che, in casi come questo, prevede un’urgente presa in carico della situazione di emergenza.
Due i fronti di intervento, uno rivolto ai ragazzi e l’altro agli adulti, insegnanti e genitori. Le attività formative per i ragazzi sono dirette non solo ai ragazzi direttamente coinvolti negli episodi di bullismo (in posizione di bulli o di vittime), ma anche e soprattutto al gruppo dei compagni e degli osservatori. Una “maggioranza silenziosa” che ha assistito all’episodio di prepotenza, girando un video e diffondendolo poi in rete.
Le attività mirano a far leva sulle risorse positive dei ragazzi, sui valori del rispetto e della tolleranza, sulla loro capacità di provare empatia per i compagni in difficoltà. Rafforzare le competenze emotive dei ragazzi risulta, infatti, un efficace strumento per potenziare le abilità relazionali e i comportamenti “prosociali” tra pari. Gli incontri sono volti, quindi, a definire le caratteristiche del bullismo e i ruoli dei protagonisti, con particolare attenzione alle motivazioni sottese al comportamento prepotente e al ruolo determinante degli osservatori.
Durante gli incontri verranno privilegiati lavori di gruppo, che facilitano l’instaurarsi di un clima di ascolto attivo e di cooperazione: per combattere il bullismo, infatti, è importante non solo far riferimento a determinati contenuto, ma anche alle strategie di insegnamento e apprendimento degli stessi. Il percorso prevede anche attività di problem solving, attività grafiche, cooperative e momenti di discussione.
Anche gli insegnanti e i genitori sono protagonisti fondamentali per il contrasto e la prevenzione di questi fenomeni: in quest’ottica, Telefono Azzurro ritiene fondamentale un momento di condivisione dell’esperienza fatta in classe con i ragazzi, per aiutarli a riconoscere segnali di disagio e offrire loro strumenti per la prevenzione di situazioni a rischio.
Da quasi 30 anni, Telefono Azzurro è in prima linea nella lotta a questo fenomeno, con il numero 1.96.96, gratuito e attivo 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, per rispondere alle richieste di aiuto di bambini e adolescenti. A seguito di un Protocollo siglato con il MIUR è stata indicata “Linea nazionale di contrasto al fenomeno del bullismo”. Un canale aperto con bambini, genitori e insegnanti che vogliono segnalare situazioni di violenza a scuola, cui si aggiunge anche la chat.
Il protocollo prevede anche attività di sensibilizzazione, prevenzione e formazione nelle scuole, con azioni mirate messe in atto da personale specializzato. Accanto alle attività di contrasto, quando necessario, occorre valorizzare il ruolo della prevenzione e quello degli adulti: far sì che i bambini possano crescere accompagnati da genitori e insegnanti preparati e formati.
fonte: ufficio stampa