Attivata la cattedra di Malattie Infettive e Tropicali all’Università di Padova

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Padova, 26 giugno 2019 – In accordo con le strategie di internazionalizzazione promosse dal nostro Ateneo, il Dipartimento di Medicina Molecolare (DMM) ha appena reclutato dall’Imperial College di Londra (ICL) il microbiologo prof. Andrea Crisanti, un’eccellenza nello studio della parassitologia molecolare.

Il prof. Crisanti, a capo di un team internazionale di ricercatori, è uno dei primi al mondo ad aver utilizzato la tecnica del gene drive per eliminare la trasmissione della malaria da parte dei vettori responsabili di questa malattia. In tale contesto, il prof. Crisanti è assegnatario di prestigiosi e consistenti finanziamenti internazionali per la ricerca competitiva e firmatario di lavori scientifici pubblicati sui top journals di Biomedicina.

Il DMM ha inoltre chiamato il prof. Saverio Parisi in qualità di Professore Ordinario di Malattie Infettive e Tropicali, cattedra finora assente nell’organigramma della Scuola Medica dell’Ateneo Patavino che si è così allineata con gli altri grandi Atenei nazionali. Il DMM può quindi ora autorevolmente proporre interventi di ricerca clinica, formazione post-lauream e assistenza più completi ed incisivi, integrando con chiara sinergia le attività dell’Azienda Ospedaliera di Padova e del Sistema Sanitario Regionale, con una rete formativa che coinvolge già molte altre sedi ospedaliere. Il gruppo infettivologico, coordinato dal prof. Saverio Parisi, opera con ricerche nel campo delle infezioni virali, dell’uso appropriato dei chemioterapici e del controllo delle resistenze ai farmaci.

Infine, il gruppo di epatologia del DMM, in stretta collaborazione con il laboratorio di epatologia traslazionale della Yale University, come l’ICL tra le prime Università delle classifiche mondiali, ha appena ricevuto un importante riconoscimento con la pubblicazione di un articolo scientifico da parte del prof. Luca Fabris su Nature Reviews Gastroenterology & Hepatology. Si tratta dell’ennesimo esempio della vocazione del DMM verso la medicina traslazionale e l’internazionalizzazione, inaugurata già nel 1990 con la prima formale collaborazione con l’Università di Harvard nel campo della patogenesi dell’AIDS e dello sviluppo di vettori per la terapia genica.

Il Dipartimento di Medicina Molecolare
Il DMM ha un’organizzazione verticale, cioè è un Dipartimento nel quale si compenetrano scienza di base e scienza clinica oltre a diversificate competenze interdisciplinari.

Il DMM riassume competenze tra loro coerenti in diversi ambiti di ricerca, relativi a patogenesi delle malattie infettive, infezioni e immunità, biologia del cancro ed applicazioni di terapie avanzate molecolari dei tumori umani, biologia cellulare e molecolare con enfasi alla biologia dello sviluppo e delle cellule staminali, normali e tumorali, e applicazioni di medicina rigenerativa e terapia genica di patologie genetiche, infettive, neoplastiche e degenerative.

Il DMM si caratterizza inoltre per competenze scientifiche di biologia strutturale in sistemi procariotici ed eucariotici con interesse alla replicazione, trascrizione, genomica ed epigenetica con approcci informatico-computazionali orientati all’identificazione di nuovi bersagli molecolari per terapie mirate che perseguono il disegno e lo sviluppo di candidati farmaci/piccole molecole innovativi, validati dall’‘in vitro’ all’‘in vivo.

Questa attività di ricerca di base ha uno sviluppo naturale in ambito clinico: epatologia infettiva, neoplastica e degenerativa, medicina di genere, legale e genetica forense, in un compendio di competenze che si fondano sulla medicina basata sull’evidenza.
Il DMM è quindi in grado di approntare protocolli sperimentali di fase I e II. La presenza in Dipartimento di bioeticisti ad impronta sia clinica sia filosofica arricchisce le competenze scientifiche sotto un profilo umanistico.

La contiguità culturale discende dall’integrazione, sempre più ricercata a livello scientifico e didattico, tra bio-medicina e medicina basata sull’evidenza.
I contenuti culturali, pur distinti per specificità disciplinare risaltano, senza prefigurare sovrapposizioni o ridondanze, per complementarietà riconoscendo un filo conduttore nella analitica avanzata ed analisi computazionale rigorosa. In questo contesto il Dipartimento prevede un crescente interesse alle bio- e nano-tecnologie e tecnologie ‘omiche’.

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