Apnee notturne, ne soffrono 12 milioni di italiani. Convegno all’ospedale Mauriziano

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Torino, 16 novembre 2018 – Dodici milioni di italiani soffrono di Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS), ma solo il 20 per cento ne è consapevole. Secondo un recente studio, i colpi di sonno alla guida dovuti a questo disturbo sono responsabili del 7 per cento dei circa 175.000 incidenti stradali registrati ogni anno in Italia. I sinistri attribuibili a tale patologia sommersa causano pertanto, ogni anno, 250 morti ed oltre 12.000 feriti con enormi costi diretti ed indiretti per il SSN e per la comunità.

Sapere di soffrire di apnee notturne significa potersi curare e quindi salvare la vita propria e quella altrui.
A tal proposito è sempre più importante il ruolo dell’odontoiatra nel diagnosticare tale patologia, poiché alcuni segni e sintomi sono già facilmente individuabili nel corso di una semplice visita di controllo. Non a caso il Ministero della Salute, nelle Linee guida del 2014 dedicate alle OSAS, ha individuato proprio in tale figura il ruolo di “sentinella epidemiologica” verso tale sindrome.

L’odontoiatra che individui un paziente a rischio dovrà poi completare l’iter inviando il paziente presso un centro di Pneumologia per la conferma diagnostica e, in base alla gravità del caso, per la soluzione terapeutica proponibile.

I casi più lievi potranno essere trattati dal dentista stesso con l’applicazione di particolari dispositivi di avanzamento mandibolare da portare durante il sonno, mentre i casi più gravi saranno appannaggio dello pneumologo, mediante apparecchi di ventilazione notturna, o del chirurgo maxillofacciale e otorinolaringoiatra tramite interventi chirurgici specifici.

La Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno è inoltre strettamente correlata ad un aumentato rischio di infarto, ipertensione arteriosa, ictus, così come ad aumentato rischio di diabete ed è pertanto fondamentale, una volta fatta la diagnosi, il monitoraggio clinico del paziente da parte di un’équipe medica multispecialistica.

Di tale argomento si discuterà sabato 17 novembre dalle ore 8.45 alle ore 13.30 ad un convegno “Patologie sonno correlate: il ruolo dell’odontoiatra in un approccio multidisciplinare alle OSAS”, organizzato presso l’Aula Carle dell’ospedale Mauriziano di Torino (Largo Turati 62) dalla Odontostomatologia (diretta dal dottor Paolo Appendino) e dalla Pneumologia (diretta dal dottor Roberto Prota), in collaborazione con l’ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani).

L’evento proporrà il modello multidisciplinare, attualmente in essere presso l’ospedale Mauriziano, nel pianificare un percorso razionale e scientificamente validato nella diagnosi e cura di queste terapie e vedrà l’intervento di numerosi specialisti provenienti sia dall’ospedale Mauriziano che dalla Città della Salute, a partire dal professor Alessandro Cicolin (Direttore del Centro di medicina del sonno dell’ospedale Molinette di Torino, centro di riferimento regionale).

Il coinvolgimento delle due Aziende Ospedaliere nell’evento riflette anche la volontà di creare modelli comuni interaziendali con l’intento di rendere il più completo possibile il ventaglio terapeutico a disposizione dei pazienti.

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