Anaao Assomed critica la proposta di “Azienda Zero” e propone in alternativa la creazione di una nuova Agenzia Regionale Socio-Sanitaria

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Benazzato: “Il progetto di legge n. 23 mette a rischio il collaudato modello di SSR”

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Dott. Adriano Benazzato – Segretario Anaao Assomed Regione Veneto

Padova, 6 ottobre 2015 – Per Anaao Assomed – Associazione Medici Dirigenti del Veneto, sono evidenti i dubbi e le perplessità che emergono dalla lettura del testo del progetto di legge presentato, il 26 giugno 2015 alla Presidenza del Consiglio, da Luca Zaia, Governatore della Regione Veneto: “Istituzione dell’ente di governance della Sanità regionale veneta denominato azienda per il governo della Sanità del Veneto – Azienda Zero. Disposizioni per la individuazione dei nuovi ambiti territoriali delle aziende ULSS”.

La decisione di creare un nuovo ente denominato “Azienda Zero” per il governo della Sanità, negli intenti regionali, risponde esattamente a queste finalità: unificare e centralizzare in capo ad un solo soggetto le funzioni di programmazione, attuazione sanitaria e socio sanitaria, gestione del Fondo Sanitario Regionale, nonché di coordinamento e governance del SSR, riconducendo a esso le attività di gestione tecnico-amministrativa su scala regionale con un risparmio ipotizzato di circa 50-60 milioni di euro. La strada che si intende percorrere, tuttavia, non si limita a proporre una nuova governance del SSR, fortemente verticistica, ma si spinge oltre alla creazione dell’Azienda Zero: si propone anche un forte taglio del numero delle Aziende ULSS, che passerebbero dalle attuali 21 a 7, ciascuna delle quali riferita ad un singolo territorio delle attuali province.

“Siamo contrari al progetto di legge n 23”, precisa il dott. Adriano Benazzato, Segretario Anaao Assomed Regione Veneto, che evidenzia chiari e pesanti profili di illegittimità, anche costituzionale, “perché lo riteniamo pericoloso e rischioso nella sua ideazione, determinazione ed eventuale attuazione da parte della politica regionale. L’Azienda Zero rappresenta una scelta politica e tecnica di assoluto centralismo della sanità regionale ed esprime una forte deriva verticistica aziendalista. Ci preoccupa l’ipotesi della creazione di una azienda strumentale della regione, sia sul piano giuridico e sia su quello pratico attuativo, che va a sopprimere l’ufficio regionale area sanità e sociale, scavalcando le competenze, le prerogative e le responsabilità della politica regionale, in particolare del Consiglio regionale. Altrettanto pericoloso riteniamo sia l’enorme potere che questo progetto di legge conferisce alla figura del Direttore Generale, nominato direttamente dal Presidente della regione e che solo a lui risponde”.

“Proponiamo pertanto in alternativa la creazione di una nuova Agenzia Regionale Socio-Sanitaria potenziata nelle sue funzioni – continua Benazzato – che sia compatibile con la normativa nazionale e regionale vigente, con compiti di servizio nei riguardi degli organismi politici e di governo regionali e delle Aziende Sanitarie, nel rispetto delle rispettive competenze e prerogative”.

“Pur ritenendo necessario una riduzione del numero delle Aziende ULSS siamo però critici sulla proposta avanzata nel PDL 23 perché la riteniamo limitata e inappropriata per i criteri utilizzati, di tipo solamente territoriale con grossolana coincidenza di questo con l’ambito provinciale. Crediamo invece nella riduzione del numero delle Aziende ULSS e nella contestuale revisione degli ambiti territoriali – conclude il Dott. Adriano Benazzato, Segretario Anaao Assomed Regione Veneto – basata prioritariamente sulle reali esigenze sanitarie e sociosanitarie della popolazione e sul rispetto dei requisiti minimi di sicurezza e di efficacia delle dotazioni tecnologiche, strutturali ed organizzative degli ospedali in rapporto al ruolo loro affidato. Purtroppo non vi è alcun cenno di tutto ciò nel PDL. La causa maggiore di inappropriatezza in Sanità è soprattutto quella organizzativa e programmatoria!”.

fonte: ufficio stampa

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