Tumori testa-collo. In Europa migliora la sopravvivenza, ma in Italia troppo lunghi i tempi tra diagnosi e inizio del trattamento

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Presentati i nuovi dati in occasione del lancio della Terza settimana Europea di sensibilizzazione sui Tumori della Testa e del Collo

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Prof. Piero Nicolai – Presidente AIOCC e Direttore della Unità di Otorinolaringoiatria dell’Università degli Studi di Brescia – A.O. Spedali Civili Brescia

Milano, 16 settembre 2015 – Una buona notizia per i pazienti colpiti da tumori della testa e del collo: in Europa migliora la sopravvivenza di quanti sono colpiti da neoplasie cervico-facciali per tutte le sedi, anche in quelle non correlate al Papilloma Virus (HPV) come, ad esempio, l’orofaringe1. Sono ancora però presenti rilevanti differenze geografiche di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi tra i diversi paesi europei, con quelli dell’Est Europa che presentano i valori più bassi (<30%).

Inoltre, la possibilità di sopravvivenza varia a seconda dello stadio della malattia al momento della diagnosi: dal 69% per le persone con tumore allo stadio “localizzato” (escludendo il rinofaringe), al 34% per quelle con tumore “localmente avanzato”2.

Questi i principali dati emersi dal progetto europeo EUROCARE e presentati oggi nell’ambito della Conferenza Stampa di lancio della terza settimana europea di sensibilizzazione sui Tumori della Testa e del Collo, moderata dal prof. Marco Benazzo, Direttore Unità Otorinolaringoiatria Università di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico di Pavia.

“Ancora una volta – ha spiegato il prof. Piero Nicolai, Presidente AIOCC e Direttore della Unità di Otorinolaringoiatria dell’Università degli Studi di Brescia – A.O. Spedali Civili Brescia – questi risultati ribadiscono l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce nei tumori testa-collo e sottolineano la necessità di migliorare i percorsi di cura dei pazienti colpiti da queste neoplasie. Stiamo cercando di perseguire questo obiettivo con la campagna europea Make Sense Campaign, giunta ora al terzo anno, che intende proporre criteri qualificanti i centri di eccellenza nei tumori della testa e del collo.”

Presentati oggi altri importanti dati sui tumori della testa e del collo nel nostro Paese provenienti dallo studio RITA 2 – realizzato dalla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori in collaborazione con i Registri Tumori di popolazione dell’AIRTUM e il supporto del Ministero della Salute italiano. I dati hanno dimostrato che circa 1 paziente su 2 si presenta alla diagnosi con una patologia allo stadio avanzato o metastatico, e che per circa il 20% dei pazienti non è possibile risalire allo stadio del tumore a causa di mancanze relative alle procedure di stadiazione.

Inoltre, più del 40% dei pazienti viene sottoposto a trattamento (chirurgia o radioterapia) dopo più di un mese dalla diagnosi. Il dato è fortemente in contrasto con quello relativo al tumore della mammella per il quale questo ritardo si verifica solo nel 17% dei casi.
Infine, solo il 35% dei referti patologici contiene contemporaneamente tutte le informazioni identificate dalla Royal College of Pathology come standard per il reporting, al contrario di quello che accade per il melanoma dove il 77,8% dei referti patologici è completo di tutti gli indicatori.

Il progetto RITA 2 evidenzia la necessità di migliorare la presa in carico dei pazienti con tumori della testa e del collo in tutte le regioni considerate.
“I dati forniti dall’Istituto, in collaborazione con i registri tumori – ha affermato il dott. Giovanni Apolone, Direttore Scientifico della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori – supportano fortemente la necessità di riorganizzazione dei percorsi sanitari secondo logiche di rete e di competenza anche per i tumori rari, inclusi i tumori testa e collo”.

Il carcinoma della testa e del collo, di cui spesso le persone ignorano sintomi e fattori di rischio, è il quinto tumore più diffuso (tra gli uomini). Da questa neoplasia si può guarire, ma solo se diagnosticata tempestivamente. Purtroppo, però, la maggior parte delle volte il tumore viene diagnosticato in fase avanzata: questo avviene perché il paziente stesso, il medico di base o il dentista, non hanno saputo riconoscere i sintomi della malattia e quindi diagnosticarla in modo tempestivo. I fattori di rischio principali dei tumori della testa e del collo sono l’abuso di alcolici, il fumo, identificate esposizioni professionali e i comportamenti sessuali a rischio.

Per maggiori informazioni sulla campagna Make Sense: www.makesensecampaign.eu

Bibliografia

  1. Gatta G et al. Prognoses and improvement for head and neck cancers diagnosed in Europe in early 2000s: the EUROCARE-5 population-based study. EJC in press.
  2. AIOM, CCM, AIRTUM I numeri del cancro in Italia 2014.

Di seguito il documento “Sintesi risultati studi EUROCARE e RITA2”:

Sintesi risultati studi EUROCARE e RITA2

fonte: ufficio stampa

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