Tumori della pelle, informazione e prevenzione fondamentali per le categorie a rischio

loghi-sidemast-sidapa-marina-militare

Il 23,5% dei marinai sottoposti a screening presenta lesioni da cheratosi attinica, forma tumorale cutanea in situ e nel 40% sono evidenti segni di invecchiamento cutaneo legati all’esposizione cronica ai raggi solari. Questi i dati dello screening dermatologico condotto sul personale della Marina Militare nel corso della campagna “L’amore per il mare è nella nostra pelle”. Si conclude oggi, con un evento nazionale patrocinato dal Ministero della Salute, la campagna, promossa da SIDAPA e da SIDeMaST, in partnership con la Marina Militare, che ha interessato sette città in cinque Regioni, coinvolgendo oltre 900 marinai in incontri informativo-educativi e screening gratuiti

visita-dermatologica-neiRoma, 21 settembre 2016 – Vivere o lavorare sotto al sole aumenta il rischio di sviluppare tumori della pelle, melanoma e non. Tutta la popolazione, e in particolare le persone maggiormente esposte al sole per motivi professionali, deve essere sensibilizzata sui rischi dei raggi ultravioletti e sull’importanza di sottoporsi con regolarità a visite dermatologiche.

A confermarlo, i risultati della campagna nazionale di prevenzione “L’amore per il mare è nella nostra pelle” nell’ambito della quale è stata condotta un’attività di screening dermatologico che ha coinvolto 921 tra donne e uomini della Marina Militare con un risultato di 217 casi riscontrati di cheratosi attiniche, pari al 23,5% del campione esaminato.

La grande adesione del personale della Marina Militare ha permesso, oltre che di effettuare un’opera di sensibilizzazione, anche di giungere alla diagnosi di casi di lesioni da cheratosi attiniche e di altri tumori della pelle non ancora giunti all’osservazione degli specialisti.

La campagna “L’amore per il mare è nella nostra pelle” è stata promossa dalla Società Italiana di Dermatologia Allergologica Professionale e Ambientale (SIDAPA) come progetto pilota in Puglia, ed è proseguita a livello nazionale grazie alla Società Italiana di Dermatologia (SIDeMaST), in entrambi i casi insieme alla Marina Militare.

I risultati sono stati presentati questa mattina a Roma in conferenza stampa alla presenza dei promotori della campagna e dell’on. Domenico Rossi, Sottosegretario di Stato del Ministero della Difesa e di Antonio Federici, Dirigente Medico della Direzione Generale Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute.

“La SIDeMaST ha tra gli scopi principali quello di promuovere la cultura della prevenzione e di ampliare la conoscenza di tutte le patologie cutanee – dichiara Ketty Peris, Professore Ordinario di Dermatologia e Direttore della Clinica Dermatologica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma – per questo abbiamo ritenuto strategico promuovere il prosieguo della campagna nazionale sui tumori della pelle

‘L’amore per il mare è nella nostra pelle’, avviata da SIDAPA in Puglia, con un partner di pregio come la Marina Militare. Nonostante in questi ultimi anni siano state svolte numerose campagne informative per aumentare la consapevolezza delle persone sulla pericolosità del melanoma e sui corretti approcci per prevenirlo e diagnosticarlo, molto resta ancora da fare. In particolare tutto ciò è importante, non solo per il melanoma, ma soprattutto per i tumori non melanoma”.

Gli uomini e le donne di mare si sono sottoposti a visita dermatologica gratuita dopo essere stati informati sulle principali patologie cutanee attraverso incontri educazionali ospitati nelle sedi della Marina Militare: a Taranto il 19 gennaio 2016 all’Ospedale Militare, a Bari il 16 febbraio presso la Capitaneria di Porto, a Brindisi nella Caserma Carlotto il 18 febbraio, a Napoli nella Base Navale il 14 giugno, a La Spezia, presso il Comprensorio Bruno Falcomatà e a Roma, nella Caserma Grazioli Lante, il 15 giugno, per concludersi ad Augusta il 23 giugno presso il Comprensorio Terravecchia Marisicilia.

“L’Ispettorato di Sanità della Marina Militare ha accolto con grande favore la proposta delle due società scientifiche, SIDAPA prima e SIDeMaST poi, di organizzare questa importante campagna di screening – dichiara Enrico Mascia, Capo del Corpo Sanitario della Marina Militare – e ne ha pubblicizzato da subito sui canali interni di informazione la realizzazione al fine di coinvolgere e sensibilizzare il personale a partecipare agli eventi che sono stati organizzati presso le infermerie presidiarie della Marina e con il coinvolgimento degli Ufficiali medici specialisti in Dermatologia, implementando così una delle principali mission della Sanità di Marina, e cioè di fare informazione e prevenzione”.

Il progetto pilota in Puglia si è reso possibile grazie all’impegno e alla sensibilità di SIDAPA. “La nostra Società Scientifica si occupa di problemi dermatologici e allergologici legati a motivi professionali e ambientali – sostiene Caterina Foti, Presidente SIDAPA – dal momento che è ben nota la correlazione tra esposizione ai raggi ultravioletti e insorgenza di tumori della pelle, abbiamo deciso di farci promotori di una campagna che mettesse in risalto l’importanza di proteggere la pelle e di fare prevenzione attraverso la sensibilizzazione delle categorie a rischio. È necessario, infatti, attuare screening per individuare le lesioni che possono trasformarsi in forme maligne e il cui sviluppo è favorito proprio nei soggetti a rischio. Per questa ragione la scelta di fare prevenzione è caduta su una categoria professionale come quella del personale della Marina, che per la peculiare attività lavorativa all’aria aperta è particolarmente esposta alle radiazioni solari”.

A seguito del successo riscontrato negli screening pugliesi SIDeMaST ha deciso di estendere l’iniziativa a livello nazionale con l’obiettivo di avere dei dati rilevanti sull’incidenza dei tumori della pelle in una categoria particolarmente a rischio. “In generale sono stati diagnosticati alcuni casi di tumore della pelle, ma l’aspetto sicuramente nuovo e importante che è emerso da questa campagna è che la percentuale di cheratosi attiniche nella popolazione della Marina Militare è il 23,5% – sottolinea la professoressa Peris – questo dato è molto superiore rispetto a quello che conoscevamo fino a poco tempo fa, ed è in linea con quanto recentemente riscontrato in alcuni studi sulla popolazione italiana. Tutto ciò significa che occorre ancora molto lavoro d’informazione, prevenzione e cura sulla cheratosi attinica, che di fatto è una lesione tutt’ora molto sottovalutata e sotto-diagnosticata”.

In particolare nel personale di Marina coinvolto nello screening sono stati riscontrati fino a 5 focolai di cheratosi attinica nel 21,7% dei casi mentre nell’1,8% il numero delle lesioni attiniche ha superato la soglia delle 5 unità. Gli individui più a rischio sono risultati quelli con fototipo chiaro, tendenza alle ustioni solari, che non si abbronzano o si abbronzano poco. Le lesioni attiniche più gravi e avanzate sono state riscontrate nei soggetti più anziani che svolgevano da molti anni l’attività professionale che li espone ai raggi ultravioletti. Notevole anche la prevalenza dei segni di invecchiamento cutaneo (macchie, cheratosi seborroica, rughe profonde ed elastosi) rilevati in oltre il 40% del campione.

La cheratosi attinica rappresenta il secondo tumore della pelle per diffusione ed è in costante aumento soprattutto tra le categorie che per motivi professionali o per hobby si espongono al sole. Si tratta di una forma tumorale cutanea in situ che può evolvere in forme tumorali maligne e invasive come il carcinoma squamocellulare ed è causata dagli UVB dei raggi solari che inducono mutazioni specifiche nel DNA delle cellule cutanee.

fonte: ufficio stampa

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...