Robotica educativa: le scuole toscane formeranno gli ‘innovatori del domani’

logo-scuola-sant-anna-pisa

Lunedì 12 dicembre all’auditorium del museo Piaggio di Pontedera: coinvolti 628 docenti, grazie al finanziamento della Regione Toscana e al coinvolgimento dell’Istituto di BioRobotica del Sant’Anna e dell’Ufficio scolastico regionale

ragazzi-giovani-computerPisa, 12 dicembre 2016 – “Robotica educativa”, inizia la seconda edizione del corso rivolto ai docenti delle scuole toscane, che, al termine, saranno impegnati nelle attività didattiche legate a questa forma innovativa e coinvolgente di attività didattica. Anche questa nuova edizione del corso è resa possibile dal finanziamento della Regione Toscana e dall’accordo sottoscritto con l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, coinvolgendo l’Ufficio scolastico regionale toscano.

Dalla collaborazione e dal protocollo che le tre istituzioni hanno sottoscritto nel 2015, con validità fino al 2018, si è costituita la “Rete regionale di robotica educativa”, che lunedì 12 dicembre alle ore 15.00 presso l’auditorium del museo Piaggio a Pontedera presenta le nuove attività di formazione destinate a coinvolgere 628 insegnanti, distribuiti in 192 scuole toscane.

Se l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa è stato tra i primi a livello internazionale ad adattare metodi e forme della robotica, per favorire l’apprendimento in tutte le discipline e per agevolare il lavoro di gruppo e il coinvolgimento degli studenti, la Regione Toscana per prima ha intuito le potenzialità e ha finanziato le attività di “robotica educativa”, rivolte ai docenti e, in un momento successivo, agli allievi.

La “robotica educativa” raccoglie sempre più interesse da parte dei docenti e degli studenti. Per il primo ciclo del corso di aggiornamento, avevano presentato domanda di partecipazione in 347, afferenti a 144 scuole toscane. Per il secondo ciclo questi numeri hanno segnato una crescita significativa, tanto che alla fine di queste attività didattiche propedeutiche al ritorno della robotica in classe, avranno frequentato il corso di aggiornamento docenti toscani suddivisi nel 40 per cento delle scuole di ogni ordine e grado presenti nelle dieci province toscane.

Per garantire lo svolgimento dei corsi per i docenti delle scuole che ospitano attività di “robotica educativa”, il finanziamento della Regione Toscana è stato pari a 100mila euro: 50mila per la prima edizione, quella del 2015, e altrettanti per la seconda edizione e per la terza edizione. L’obiettivo è formare quanti più docenti possibile nel gestire e nel coordinare nelle proprie classi le attività didattiche da svolgere con i metodi della robotica educativa, per educare gli “innovatori del futuro”, gli attuali studenti, utilizzando la robotica come strumento di apprendimento riferita a ogni disciplina e ambito nel quale i giovani scelgono di prepararsi. La “robotica educativa” porta dunque il metodo della ricerca universitaria nelle scuole toscane, favorendo il contatto precoce con il mondo della ricerca per gli studenti e garantendo ai docenti di essere aggiornati e pronti a cogliere nuove sfide.

La robotica è sempre più inclusiva e coinvolgente. 254 insegnanti hanno risposto a questionari di indagine sulle aspettative che riponevano sulla possibilità di acquisire competenze specifiche grazie alla conduzione dei laboratori di robotica educativa sviluppati nell’ambito della Rete. I risultati hanno mostrato una nuova consapevolezza sulle funzioni e sugli utilizzi della robotica e sul suo ruolo educativo nel processo di apprendimento, e hanno testimoniato una maggiore fiducia degli insegnanti nelle proprie capacità d’apprenderne i contenuti e d’applicarla in classe.

fonte: ufficio stampa

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...