Capire il cervello per curarlo. La ricerca aiuta a invecchiare in salute

loghi-nico-universita-torino

I ricercatori del NICO – Università di Torino invitano a visitare i laboratori di Orbassano

porte-aperte-nico-universita-torino-2Torino, 18 maggio 2016 – Come comunicano i neuroni? Quando possono rigenerarsi, e che cosa succede se non riescono a farlo? I ricercatori del NICO – Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell’Università di Torino – invitano a scoprire le neuroscienze e soprattutto a capire l’importanza della ricerca di base per sconfiggere Sclerosi Multipla, Alzheimer e le altre malattie neurodegenerative.

Spesso si dimentica che la strada per trovare una terapia – per tutte le malattie o lesioni del sistema nervoso – parte inevitabilmente dalla ricerca di base. Riparare il cervello significa infatti conoscerlo: per questo i ricercatori del NICO studiano struttura e funzioni del cervello normale, con l’obiettivo di capire come si ammala e come curarlo.

porte-aperte-nico-universita-torino-1Sabato 21 maggio, per le Settimane della Scienza, il NICO apre le porte dei suoi laboratori di Orbassano, l’invito è aperto a tutti: semplici appassionati e curiosi, chiunque voglia avere l’occasione di conoscere i ricercatori e toccare con mano l’impegno e la passione che guida il loro lavoro.

Focus on Aging: la ricerca aiuta a invecchiare in salute. L’invecchiamento demografico è una delle grandi sfide del XXI secolo: per i sistemi sanitari, che dovranno garantire un’assistenza adeguata e finanziariamente sostenibile, e per la ricerca, che invece può lavorare per migliorare le condizioni di salute degli anziani, aiutandoli a invecchiare in buona salute. I ricercatori del NICO spiegano come nel Focus on Aging, una carrellata sui progetti di ricerca dell’Istituto, in programma sabato alle 11.30.

porte-aperte-nico-universita-torino-3Alessandro Vercelli, direttore scientifico del NICO, presenta My-AHA – My Active and Healty Ageing, progetto europeo che prevede di monitorare con sensori il rischio di fragilità fisica, cognitiva, psicologica e sociale. Intervenire precocemente per ridurne gli effetti negativi sulle persone anziane potrebbe ridurre di 12,5 milioni i giorni di ricovero ospedaliero e di oltre 40 milioni i ricoveri in istituti di lungo-degenza in Europa.

Paolo Peretto spiegherà invece come la corsa in ambito amatoriale favorisca il mantenimento della plasticità cerebrale: un vero e proprio strumento preventivo delle funzioni cerebrali (memoria e risposta allo stress) e di altri parametri fisiologici nell’adulto e in particolare nell’invecchiamento.

porte-aperte-nico-universita-torino-4Elena Tamagno farà il punto sulle ricerche dedicate all’Alzheimer, mirate allo studio dei meccanismi molecolari tossici alla base della malattia al fine di sperimentare nuovi approcci terapeutici, mentre Filippo Tempia parlerà delle malattie neurologiche che causano disturbi del movimento.

L’appuntamento è per sabato 21 maggio, con orario 9.30-13.00 e 15.00-18.00, presso la sede di Orbassano, Regione Gonzole 10 (Azienda Ospedaliera S. Luigi Gonzaga). È richiesta la prenotazione per agevolare l’organizzazione delle visite. Info e prenotazioni su: www.nico.ottolenghi.unito.it

fonte: ufficio stampa

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...